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San Sebastiano di Roma |
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Indirizzo: https://en.wikipedia.org/wiki/Saint_Sebastian | |
San Sebastiano , (morto intorno al 288, Roma [Italia];
festa 20 gennaio), santo paleocristiano reso popolare dai pittori
rinascimentali e ritenuto martirizzato durante la persecuzione dei
cristiani da parte dell'imperatore romano Diocleziano. È patrono degli
arcieri e degli atleti e di coloro che desiderano una santa morte. Era
venerato anche come protettore dalla peste bubbonica e come patrono
degli appestati.
Secondo la sua leggenda, nacque in Gallia, andò a Roma e si unì (c. 283)
all'esercito dell'imperatore Carinus, diventando in seguito capitano
sotto Diocleziano. Quando si scoprì che era un cristiano che aveva
convertito molti soldati, a Sebastian fu ordinato di essere ucciso dalle
frecce. Gli arcieri lo lasciarono per morto, ma una vedova cristiana lo
riportò in salute. Si presentò quindi davanti a Diocleziano, che lo
condannò a morte per bastonate. Il suo corpo, gettato in una fogna, fu
ritrovato da un'altra pia donna, la quale sognò che Sebastiano le diceva
di seppellire le sue spoglie vicino alle catacombe. Si ritiene che le
sue reliquie si trovino nella Basilica di San Sebastiano sulla via
Appia, meta di molti pellegrini nel Medioevo. San Sebastiano - Il martirio di Sebastiano era uno dei soggetti preferiti degli artisti del Rinascimento, ed è stato rappresentato, tra gli altri, da Gian Lorenzo Bernini, Sandro Botticelli, Andrea Mantegna, Perugino ed El Greco; il santo è solitamente raffigurato come un bel giovane trafitto dalle frecce.
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